Turismo e Ambiente
Il territorio del Comune di Concordia s/S è parte integrante di una vasta area in cui, per secoli, l’acqua e l’uomo sono stati protagonisti di una precaria convivenza.
Nell’avvicinarsi all’abitato di Concordia è inevitabile incrociare fiumi e canali. Questi, oltre a dominare il panorama con i tracciati dei loro corsi e relativi argini, hanno influenzato anche le caratteristiche degli insediamenti umani.
Determinante in tal senso è il fiume Secchia, naturale via di collegamento nella direttrice fiume Po’- Appennino, Mantova-Modena, San Benedetto Po’– Nonantola e parte integrante della ciclovia Eurovelo 7.
Percorrendo i suoi argini, che in certi tratti superano i 10 metri rispetto al piano di campagna, si può ammirare il territorio circostante apprezzando, da un lato l’ambiente naturale dell’alveo e relative golene, dall’altro la campagna sottostante con le coltivazioni e gli insediamenti caratteristici.
Partendo dal confine del territorio di Concordia con Moglia, coincidente al confine tra Lombardia ed Emilia Romagna, alzando lo sguardo all’orizzonte si può ammirare il grande impianto idrovoro di Mondine, la prima pietra venne posata nel 1922 dal re Vittorio Emanuele III. Proseguendo in direzione sud a destra e a sinistra per alcuni chilometri si susseguono campi coltivati a cereali, erba medica, frutteti e vigneti, con la presenza di singole abitazioni o raggruppamenti di abitazioni (casamenti) tipici di un territorio costituito da una proprietà agricola molto frammentata.
Poi in distanza si intravede il campanile della chiesa di Santa Caterina, parte dell’antico convento dei frati Agostiniani, con il relativo borgo. Subito dopo appare il campanile della chiesa del capoluogo con circostante e sinuoso centro storico appoggiato all’argine del fiume contraddistinto da pregevoli portici. Alla fine dei portici e superato il municipio si giunge all’unico ponte in territorio di Concordia, costruito nel 1880 che collega la frazione di San Giovanni con il resto del comune, attraversamento di rilevante importanza per tutta l’area Nord della provincia per l’accesso all’autostrada A22. Proseguendo sull’argine del fiume superato il ponte si transita tra le località di Mulin di Mezzo e Palazzo Taccoli, mentre attraversando il ponte si arriva al confine sud del territorio di Concordia in prossimità di Palazzo dei Pio nel comune di Novi di Modena.
Dall’argine si possono fare brevi deviazioni per raggiungere luoghi di interesse naturalistico (Oasi Val di Sole e Oasi di Budrighello) e di interesse enogastronomico.